Il supercomputer della NASA Pleiades è tra i più potenti al mondo

Alcuni rack del supercomputer Pleiades (foto NASA)
Alcuni rack del supercomputer Pleiades (foto NASA)

All’International Supercomputing Conference di Amburgo, in Germania, La NASA ha annunciato che il suo supercomputer Pleiades è ora il settimo nella classifica dei computer più potenti del mondo. A volte sembra che nella sfida all’ultimo petaflop l’unico supercomputer davvero valido sia quello più veloce tuttavia anche gli altri sono dotati di una potenza di calcolo straordinaria e possono essere utilizzati per scopi importanti.

Pleiades, situato all’Ames Research Center della NASA a Moffett Field, California, non è stato di certo costruito per cercare di arrivare in cima alla classifica dei supercomputer più potenti del mondo. Lo scopo di Pleiades è di far fronte alle esigenze della NASA, che riguardano innanzitutto i progetti di modellazione e simulazione aeronautica, che includono le missioni spaziali, ma anche altri campi delle scienze e tecnologie.

Pleiades, il cui nome deriva dall’ammasso stellare delle Pleiadi, venne installato nel 2008, il frutto di un accordo tra NASA e il produttore SGI, uno dei leader mondiali nella realizzazione di supercomputer. Nel corso di questi tre anni la divisione NASA Advanced Supercomputing (NAS) che gestisce Pleiades ha implementato varie espansioni e nel prossimo anno è previsto un ulteriore aggiornamento che ne aumenterà ancora la potenza di calcolo.

Oggi Pleiades è dotato di 182 rack per un totale di 11.648 nodi. Di questi, 4.480 nodi contengono processori Xeon X5670 (Westmere), 1.280 nodi contengono processori Xeon X5570 (Nehalem) e 5.888 nodi contengono processori Xeon E5472 (Harpertown) per un totale di 111.104 core. I primi due tipi di nodi sono dotati di 24 GByte di RAM DDR3 ciascuno, i nodi dell’ultimo tipo sono dotati di 8 GByte di RAM DDR2 ciascuno per un totale di 185 TByte.

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Pleiades è dotato di una memoria di massa totale di 6,9 PByte e a far girare questo supercomputer c’è il sistema operativo Linux nella versione SuSE, recentemente diventata proprietà di Attachmate dopo l’acquisizione di Novell.

Tutta questa potenza viene sfruttata in maniera molto efficiente dato che Pleiades lavora sfruttando quasi l’83% della potenza massima teorica. Oltre mille utenti sparsi negli U.S.A. possono così usare al meglio questo supercomputer per studiare gli oceani e i cambiamenti climatici, trovare il modo per ridurre le emissioni nocive degli aerei e per tanti altri progetti scientifici.

Ancora una volta quindi le attività della NASA a lungo termine hanno una ricaduta positiva non solo nell’accrescere le nostre conoscenze scientifiche ma anche sulla vita delle persone. Nonostante ciò il budget della NASA è sempre a rischio di tagli e rimane una piccola frazione del budget militare.

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